L’abbazia di S.Benedetto - le cui origini sono variamente indicate tra la fine del VII e la prima metà del IX secolo- ha sicuramente forti legami con la Scuola Medica: centro propulsore del rinnovamento benedettino, di cui fu abate Alfano I, autore di testi di medicina, dovette con ogni probabilità ospitare uno scriptorium in cui sono stati copiati e miniati codici di medicina.
Le pergamene di laurea del XVI secolo citano come luogo del conferimento San Pietro a Corte. La cappella arechiana, costruita su un antico impianto termale, finemente decorata ed ornata secondo i dettami della cultura classica, di cui i Longobardi provenienti dal Nord si erano fatti portatori, ebbe un ruolo preminente in città anche nei secoli successivi: dal XVI secolo, oltre ad essere un luogo di culto divenne un centro di interesse pubblico e culturale, in cui si tenevano anche le cerimonie di consegna delle lauree della Scuola Medica Salernitana e, nel XVII secolo, le riunioni del Reggimento Grande della Città, cioè del suo governo amministrativo.
Alla cerimonia delle lauree è legata anche la Cattedrale di San Matteo di cui fanno parte due sale (San Lazzaro e San Tommaso) un tempo costituenti la cappella di Santa Caterina Alessandrina, riportata in numerose pergamene a partire dal XVI secolo. All’interno della cattedrale, capolavoro di arte normanna, voluta da Alfano I, pare si tenessero anche lezioni e conferenze della Scuola medica e nella cripta si conservano i busti dei Santi martiri salernitani donati nel XVII secolo dall’Almo Collegio Medico di Salerno.
Da fonti documentarie si è potuto ricostruire nel Giardino della Minerva l’orto realizzato nel primo ventennio del 1300 da Matteo Silvatico: il primo orto Botanico d’Europa per la coltivazione di erbe mediche.
La chiesa di san Gregorio, fondata nel XI secolo, è stata scelta come sede del museo Virtuale, dopo aver ospitato dal 1993 il museo didattico della scuola Medica salernitana.
Per approfondimenti
www.lascuolamedicasalernitana.beniculturali.it